Ristrutturazioni edilizie ad hoc e lavori di riqualificazione energetica: è partito in Italia il progetto pilota dei mutui verdi
Da Giugno 2018 è in corso un progetto pilota italiano incentrato sull’erogazione di finanziamenti mirati all’efficientamento energetico e all’edilizia ecosostenibile.
Il primo passo nazionale di una lunga maratona che sarà corsa in Unione Europea e in Italia e che vede in ballo investimenti pubblici e privati per cento miliardi di euro l’anno per i prossimi dieci anni (almeno)… Vediamo in sintesi di cosa si tratta.
I contenuti principali del progetto sui mutui verdi
Energy efficient mortgages action plan (EEMAP), questo è il nome ufficiale del progetto pilota europeo ideato e sviluppato dall’European mortgage federation – European covered bond council (EMF – ECBC).
Il test vede coinvolte molte tra le più importanti organizzazioni bancarie europee che, per la prima volta, erogano mutui appositamente studiati per sostenere interventi di ristrutturazione edile e riqualificazione a favore dell’efficienza energetica.
Uno dei principali strumenti finanziari è la predisposizione di agevolazioni sul rimborso di prestiti erogati sia a chi vuole intervenire su immobili preesistenti sia agli acquirenti di nuove abitazioni che seguono i canoni dell’edilizia sostenibile.
Un aspetto fondamentale è l’inserimento di una “componente energetica” all’interno dei classici sistemi di valutazione del credito sia nella fase preliminare dell’istruttoria sia in corso d’opera.
A livello concettuale possiamo considerarla una vera e propria rivoluzione, tanto più se pensiamo che avviene all’interno di istituzioni proverbialmente conservatrici e tradizionaliste come quelle bancarie.
Per la prima volta, secondo il nuovo progetto, l’erogazione del credito al richiedente avviene non solo su presupposti di garanzia esclusivamente economici ma tiene in (alta) considerazione i parametri di efficientamento della prestazione energetica dell’immobile.
In altre parole, può essere riconosciuto al cliente uno sconto variabile sul rimborso in funzione del livello delle migliorie raggiunte e del grado di avanzamento dei lavori. Un tasso cosiddetto a fisarmonica che cambia dinamicamente sulla base degli effetti realmente prodotti dagli interventi finanziati, debitamente attestati attraverso la certificazione APE .
Il progetto sui mutui verdi in Italia: professionisti del credito e dell’energia insieme per finanziare la sostenibilità ambientale dell’edilizia
Il progetto italiano prende le mosse direttamente da quello europeo e vede protagoniste le più importanti banche nazionali.
La sfida è da considerare suggestiva e stimolante e richiede una perfetta sinergia fra i canali bancari e gli specialisti del comparto energetico, affinché siano correttamente incentivate le ristrutturazioni immobiliari volte al miglioramento energetico e all’adeguamento sismico degli edifici secondo sistemi innovativi – e parimenti sicuri – di valutazione del credito che tiene conto anche di parametri energetici.
L’intervento congiunto di istituzioni, soggetti del mercato bancario, pubblica amministrazione, istituti assicurativi, fornitori e gestori energetici, consulenti immobiliari e organizzazioni edili è una garanzia di conforme attuazione dei dettami del progetto EEMAP nel complesso comparto italiano dell’efficienza energetica e della sicurezza degli edifici.
Il loro operato, se opportunamente coordinato, permetterà di sviluppare una filiera edilizia praticamente inedita e vantaggiosa per tutti, dagli investitori economici ai clienti finali.
Ci sentiamo di sottolineare, in virtù della innovativa componente energetica introdotta dal nuovo progetto, quanto sia importante, al riguardo, la creazione di una precisa e misurabile correlazione fra le effettive prestazioni energetiche dell’edificio e la… prestazione finanziaria fornita dagli istituti di credito.
Mutui verdi in Italia: previsioni rosee dei benefici derivanti nel breve, medio e lungo termine
Cosa succederà quando i finanziamenti verdi andranno a regime?
Le previsioni sono decisamente ottimistiche. Il freno della mancanza di fondi iniziali che attualmente rallenta il mercato delle riqualificazioni di abitazioni private sarà finalmente tolto e di concerto si sbloccheranno moltissime azioni di incremento dell’efficienza energetica immobiliare. Ne seguirà uno sprint decisivo per il raggiungimento degli obiettivi comunitari di riduzione di consumi energetici e di emissioni di gas serra.
Inoltre l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione ridurrà la fisiologica svalutazione catastale e commerciale del patrimonio edilizio italiano, migliorando nello stesso tempo le condizioni di vita e la qualità dell’abitare degli inquilini.
Recenti studi di settore hanno dimostrato che migliorare sensibilmente il rendimento energetico del proprio immobile, ad esempio portandolo dalla classe energetica E alla B, su un orizzonte temporale di trent’anni conferisce risparmi tali da far aumentare virtualmente di quindici metri quadrati la superficie planimetrica (praticamente il venti per cento della metratura di un appartamento standard!).
Vi invitiamo, come di consueto, a comunicarci eventuali considerazioni o suggerimenti al riguardo, saremo lieti di esaminare qualsiasi aspetto!
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